Scritture migranti https://scritturemigranti.unibo.it/ <p><strong>Scritture migranti – ISSN 2035-7141</strong> si prefigge una risposta politica, partecipata e praticabile, alle difficili sfide di un mondo in trasformazione, dove il movimento, la fuga, l’espatrio, e le loro impronte sull’immaginario, segnano la mondialità dinamica delle traiettorie migratorie.</p> it-IT redazione.scritturemigranti@unibo.it (Redazione «Scritture migranti») ojs@unibo.it (OJS Support) Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 OJS 3.2.1.4 http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss 60 Erratum: Graficotopie. Configurazioni dello spazio nei fumetti di viaggio e migrazione https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16534 Luca Bandirali, Stefano Cristante Copyright (c) 2022 Luca Bandirali, Stefano Cristante https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16534 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 Attraversamenti: la migrazione nel fumetto. Intervista corale con Lena Merhej, Gianluca Costantini, Shaun Tan https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16570 <p>Nel contesto di una raccolta di contributi sull’uso e le potenzialità del fumetto nella rappresentazione e narrazione delle migrazioni, l’intervista si propone di dar voce a tre artisti – Lena Merhej, Shaun Tan e Gianluca Costantini – che hanno scelto questo linguaggio per trattare tale fenomeno, fondamentale nella realtà socio-geografica contemporanea. Dopo una breve riflessione sul concetto di <em>attraversamento</em>, intrinseco sia al movimento migratorio che al linguaggio del fumetto – la cui lettura presuppone la decodifica del testo iconico e di quello verbale –, l’obiettivo di questo dialogo con l’autrice e gli autori è quello di offrire una riflessione su aspetti e pratiche condivise quali sono sguardo, identità e documentazione, nella costruzione delle loro opere più significative.</p> Virginia Tonfoni, Lena Merhej, Shaun Tan, Gianluca Costantini Copyright (c) 2022 Virginia Tonfoni, Lena Merhej, Shaun Tan, Gianluca Costantini https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16570 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 Drawing the Line. An Inquiry over the Political Role of Volunteers at Border Crossings https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16571 <p>Despite the impact that volunteering can have, the role of the volunteer at border crossings has received little academic attention, with most of the focus being placed on the spotlight from right-wing, populist parties. For instance, cases of attacks and smear campaigns against civil organizations providing aid to migrants have been reported in Spain and Italy. The charges range from trafficking to white-collar crimes and aiding illegal immigration, leading to what has been labeled as the criminalization of solidarity. However, the impact of this criminalization on the volunteer, as well as the political meaning of the volunteer’s role, has been understudied. With this in mind, this paper draws from feminist theory, which recognizes the personal as a critical and under-explored site of inquiry for the political. Our research seeks to understand the political meaning of volunteering at border crossings by exploring the emotions of the volunteers themselves. This study will focus on volunteers from the European Union who have had experiences at EU borders, and through their narratives, the paper aims to uncover the meanings constructed during the process of helping others. The paper will examine the experiences of being at the border and returning from, and it will ask which meanings people attach to these experiences and whether they can have political power in a feminist sense.</p> Maddalena Landi, Marco d'Alessandro Copyright (c) 2022 Maddalena Landi, Marco d'Alessandro https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16571 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 «La nostra casa può viaggiare». Fantasie e impossibilità del ritorno nella narrativa di Ubah Cristina Ali Farah https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16569 <p>In questo articolo l’opera narrativa di Ubah Cristina Ali Farah viene riletta mettendo al centro le fantasie di ritorno o riconnessione alla terra d’origine dei personaggi di <em>Madre piccola</em> (2007), <em>Il comandante del fiume</em> (2014) e <em>Le stazioni della luna</em> (2021). Tutti questi romanzi raccontano processi di ricomposizione delle identità frammentate dalla migrazione, e pervengono a un superamento o alla ridefinizione del concetto di ritorno. Tale dinamica viene qui osservata attraverso cinque aspetti: 1) la contaminazione culturale degli spazi; 2) il continuo attraversamento della frontiera linguistica; 3) il ripensamento dei legami familiari; 4) un’idea più ampia e non geograficamente definita della madrepatria; 5) l’individuazione della scrittura come spazio del ritorno.</p> Elena Sbrojavacca Copyright (c) 2022 Elena Sbrojavacca https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16569 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 Introduzione. Crossing Drawn Borders: fumetto e migrazione https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16572 <p>Questo numero speciale di <em>Scritture migranti</em> (16/2022) intende esplorare la rappresentazione delle narrazioni della migrazione nel medium del fumetto. Il fumetto si è distinto, negli ultimi trent’anni, come mezzo espressivo versatile, capace di raccontare e rappresentare con grande pregnanza vari aspetti della contemporaneità, tra cui la complessità che caratterizza i fenomeni migratori. I contributi inclusi in questo numero speciale muovono da contesti diversi per indagare come diverse narrazioni della migrazione siano veicolate in forma di fumetto, come il materiale d’indagine e le testimonianze vengano raccolti e come il risultato venga narrativizzato nell’opera finale. I saggi conversano tra loro attraverso una serie di approcci analitici provenienti da prospettive disciplinari che si intersecano e si completano, esplorando le varie narrazioni della migrazione in opere contemporanee provenienti da diverse tradizioni fumettistiche e contesti culturali. Essi mettono a fuoco i presupposti che hanno determinato tali migrazioni, analizzano storie di geografie vicine e lontane e abbracciano territori che vanno dal Sudest asiatico al continente americano, passando per l’Europa. Così facendo, questo numero tematico costruisce una rete di indagini diverse che tracciano nuove traiettorie per ulteriori ricerche sull’intersezione tra fumetto e migrazione.</p> Giorgio Busi Rizzi, Natalie Dupré, Inge Lanslots, Alessia Mangiavillano Copyright (c) 2022 Giorgio Busi Rizzi, Nathalie Dupré, Inge Lanslots, Alessia Mangiavillano https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16572 Fri, 21 Apr 2023 00:00:00 +0200 Clément Baloup’s Mémoires de Viet Kieu. Exploring the Vietnamese diaspora(s) https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16562 <p>In his tetralogy <em>Mémoires de Viet Kieu</em>, the graphic artist Clément Baloup reconstructs past – individual and collective – (his)stories and the retrieval of the memory of a stateless (South Vietnamese) community that has been scattered across different continents. Each volume deals with a different group. The use of diverse temporal and spatial experiences to recollect a complex diasporic experience has the effect of countering the image of the emblematic victim. The focus on different diasporic groups not only highlights how the immigrants’ experiences differ depending on the host country, but it also shows how this diasporic movement did not originate with the Vietnam War. It demonstrates that the centrifugal and centripetal forces that link the Vietnamese diasporic community are the direct consequences of different layers of colonialism, which extends well beyond America’s <em>imperium</em>. These “bandes dessinées” (BDs) explore the opportunity of imagining a community that is not coextensive with a nation-state. Transnational narratives of the Vietnamese diaspora reveal the interplay between memory and migration by investigating the migration of memories and memories of migration as well as their ethical/moral implications.</p> Mattia Arioli Copyright (c) 2022 Mattia Arioli https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16562 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 Long Wei, un giustiziere cinese a Milano https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16563 <p><em>Long Wei</em> è il nome del protagonista della serie omonima di 12 albi a fumetti in formato “bonellide” pubblicata da Editoriale Aurea fra il 2013 e il 2014, creata da Diego Cajelli (sceneggiatura) e Luca Genovese (disegni). Long Wei è un giovane cinese esperto di <em>kung fu</em> che appena giunge a Milano si trova coinvolto in avventure legate al mondo criminale che lo fanno emergere all’interno della comunità immigrata come portatore di una giustizia che non sempre coincide con la legge. Per la prima volta un fumetto seriale ambientato in Italia pone al centro dell’attenzione il fenomeno migratorio, più spesso trattato da altre tipologie fumettistiche, come il <em>graphic novel</em>. Ne risulta un prodotto interessante pur nella ripetizione spesso rilevabile di formule stereotipate che derivano anche dai costanti rimandi a generi “paraletterari” di grande successo in altri <em>media</em> come i film di arti marziali o il <em>noir</em>.</p> Michele Righini Copyright (c) 2022 Michele Righini https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16563 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 “No Chinaman Must Figure in the Story” https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16564 <p>La riflessione congiunta, condotta con Michele Righini, intorno al racconto grafico di <em>Long Wei</em>, figurato al centro della numerosa comunità di origini cinesi insediata a Milano, ha mostrato le tensioni con la realtà circostante dei cittadini italiani e coi gruppi malavitosi di origine straniera, puntualmente debellati, sino al drammatico scontro finale che pare liquidare il giovane eroe orientale, con larghe risorse di intelligenza e competenze marziali. Ancora una volta insomma azioni drammatiche, lotte e misteri, assassinii e minacce, servono alla narrazione di un universo estraneo e sospetto, derivato dalla migrazione. Soluzione che verrà a riproporsi in successivi romanzi, che oltre le dichiarate intenzioni degli autori (Lucarelli, Pincio, Scurati, Cotti), dispiegano un corredo convergente di stereotipi a raffigurare scene, personaggi, costumi di collettività largamente immaginate, rispondenti al sedimentato e sospettoso orizzonte d’attesa dei lettori, piuttosto che creazioni letterarie capaci di cogliere le suggestioni alternative dei <em>graphic novel</em> di Ciaj e Demonte, interne a una misconosciuta cinesità.</p> Fulvio Pezzarossa Copyright (c) 2022 Fulvio Pezzarossa https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16564 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 Il doloroso trauma della migrazione femminile. La Sindrome Italia raccontata da Tiziana Francesca Vaccaro e Elena Mistrello https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16565 <p>Tipologie di fumetti <em>real life</em>, come quelle del graphic journalism e del fumetto d’inchiesta, hanno tematizzato i problemi dell’immigrazione. Il <em>graphic novel</em> <em>Sindrome Italia. Storia delle nostre badanti</em> (2021) di Tiziana Francesca Vaccaro ed Elena Mistrello racconta la storia di Vasilica, che, come molte altre donne dell’Est Europa, abbandonati figli e parenti, giunge in Italia per lavorare come assistente familiare. La “Sindrome Italia”, di cui soffre Vasilica, è un vero e proprio disturbo mentale che comporta depressione, insonnia, ansia, allucinazioni, persino la tendenza al suicidio. Tale disagio psicologico, un fenomeno medico-sociale più che malattia, si presenta nelle donne dell’Est Europa nel momento del ritorno alla propria nazione, dove i segni del trauma si fanno più acuti. Il <em>graphic novel</em> di Vaccaro-Mistrello ha il grande pregio di raccontare al lettore italiano un fenomeno pressoché sconosciuto in Italia. In questo contributo, partendo da teorie e metodologie proprie dei <em>Trauma Studies</em>, s’intende compiere un’analisi del <em>graphic novel</em> <em>Sindrome Italia</em>, concentrandosi sulle modalità in cui il medium del fumetto riesce a rappresentare il doloroso trauma della migrazione e delle sue conseguenze psicologiche.</p> Cristiano Bedin Copyright (c) 2022 Cristiano Bedin https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16565 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 Dessins politiques de la jungle de Calais: apprendre à écouter https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16567 <p>Cet article fait ressortir dans deux bandes dessinées portant sur la jungle de Calais la position critique qu’elles développent contre les politiques de mise à l’écart des migrant.e.s dans les pays riches. <em>Threads From the Refugee Crisis</em> de Kate Evans et <em>Les nouvelles de la jungle de Calais</em> de Yasmine Bouagga et Lisa Mandel sont écrites à la première personne et donnent accès au parcours introspectif d’alliées. La construction d’une œuvre qui combine entrevues et récit à la première personne de sa présence sur les lieux reprend des traits du journalisme dit d’intérêt humain. Sur le plan argumentatif, les livres utilisent sensiblement les mêmes topiques parmi celles qu’a identifiées le sociologue Luc Boltanski (1993). Agier (2015) décrit le camp comme hors-lieu en relevant le fait que, même si cet espace a tendance à gommer les identités et à ramener tout le monde au seul statut de migrant, écouter les histoires de vie conduit à retrouver le sens que chacun produit pour sa vie. Le hors-lieu tel que le décrit Agier nous est donné à vivre dans les deux livres qui font ressortir des relations qui se tissent, d’une part, à l’intérieur du camp et, d’autre part, entre le camp et les populations locales.</p> Jean Sébastien Copyright (c) 2022 Jean Sébastien https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16567 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100 Narrare la frontiera. La cicatrice. Sul confine tra Messico e Stati Uniti di A. Ferraris e R. Chiocca https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16568 <p>L’ampia diffusione di <em>graphic novel</em> che raffigurano le mutazioni sociali, le crisi economiche e ambientali, i flussi migratori, la disuguaglianza, la discriminazione e la negazione dei diritti umani vede il fumetto come il protagonista e il mezzo espressivo privilegiato nella rappresentazione della contemporaneità da un punto di vista interdisciplinare. All’interno delle raffigurazioni delle minoranze e della marginalità si propone lo studio di <em>La cicatrice. Sul confine tra Messico e Stati Uniti</em> (2017), di Andrea Ferraris e Renato Chiocca, <em>graphic novel</em> che si focalizza sul confine tra Messico e Stati Uniti, frontiera per antonomasia, che si associa all’immagine di una ferita aperta, di una rottura, di una cicatrice, appunto, e che permette di riflettere sulla questione identitaria e i cambiamenti socioculturali in atto. Il <em>graphic novel</em>, la cui narrazione si situa a metà tra finzione e cronaca e quindi nella frontiera tra generi letterari, esplora la complessità del tema della migrazione mediante le testimonianze dirette dei protagonisti che fungono da intermediari e facilitatori all’interno del processo migratorio.</p> Alice Favaro Copyright (c) 2022 Alice Favaro https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/16568 Tue, 14 Mar 2023 00:00:00 +0100