Il (libro in) cammino di Jamaica Kincaid nel “Paradiso” reclamato
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2035-7141/13867Parole chiave:
Jamaica Kincaid, Postcoloniale, Conoscenza, Giardino, Letteratura di viaggioAbstract
Il saggio si occupa dell’œuvre postcoloniale di Jamaica Kincaid, concentrandosi sulla rivendicazione dell’umano oltre e in differenza dalla dialettica padrone-schiavo. Se questo è l’interesse generale della sua opera, la scrittrice sceglie di investigare, in particolare, la figurazione dell’Eden, spesso il luogo della immaginazione orientalizzata dell’occidente, che qui diviene il tratto che accompagna lo sviluppo della sua scrittura: il Paradiso è il luogo che deve essere rifiutato, riscritto, infuso con forme di nuova conoscenza, la locazione naturale che va ibridizzata e popolata dall’alterità. È il risultato originale di una poetica creativa che identifica il viaggio quale motivo centrale del cambiamento esistenziale: al cuore della attenzione autobiografica di Kincaid, esiste l’esperienza diasporica, la ricerca di altre genealogie, l’amore per il giardinaggio e l’intensità della pratica di travel writer.
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