Mobilità e conflitti. La trasformazione della società urbana fra turismo e migrazioni
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2035-7141/13868Parole chiave:
Confine, Periferia, Frontiera, Flussi globaliAbstract
La pandemia ha sospeso (chissà quanto momentaneamente) il processo di turistificazione dei principali centri urbani globali. I flussi migranti, anch’essi in qualche modo coinvolti nell’arresto planetario della mobilità, da decenni incidevano sulla forma-città cambiandone la morfologia fisica e sociale. Due forme di mobilità diverse e simbolicamente alternative fra loro contribuivano a modificare radicalmente la città: il turismo globale stravolgeva i connotati della città consolidata, i flussi migranti quelli della periferia disurbanizzata. L’articolo si propone, da una parte, di analizzare come la città è andata modificandosi in virtù di questi contraddittori processi di mobilità; dall’altra, di ragionare sulla società urbana post-Covid, che porta con sé, insieme alla drastica riduzione della mobilità, una conseguente trasformazione di territori un tempo organizzati per ricevere, o subire, questi flussi, e oggi in attesa di capire il loro destino.
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