“No Chinaman Must Figure in the Story”
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2035-7141/16564Parole chiave:
Cinesità, Ethno Poalr, Andrea Cotti, Carlo Lucarelli, Lon WeiAbstract
La riflessione congiunta, condotta con Michele Righini, intorno al racconto grafico di Long Wei, figurato al centro della numerosa comunità di origini cinesi insediata a Milano, ha mostrato le tensioni con la realtà circostante dei cittadini italiani e coi gruppi malavitosi di origine straniera, puntualmente debellati, sino al drammatico scontro finale che pare liquidare il giovane eroe orientale, con larghe risorse di intelligenza e competenze marziali. Ancora una volta insomma azioni drammatiche, lotte e misteri, assassinii e minacce, servono alla narrazione di un universo estraneo e sospetto, derivato dalla migrazione. Soluzione che verrà a riproporsi in successivi romanzi, che oltre le dichiarate intenzioni degli autori (Lucarelli, Pincio, Scurati, Cotti), dispiegano un corredo convergente di stereotipi a raffigurare scene, personaggi, costumi di collettività largamente immaginate, rispondenti al sedimentato e sospettoso orizzonte d’attesa dei lettori, piuttosto che creazioni letterarie capaci di cogliere le suggestioni alternative dei graphic novel di Ciaj e Demonte, interne a una misconosciuta cinesità.
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