Il doloroso trauma della migrazione femminile. La Sindrome Italia raccontata da Tiziana Francesca Vaccaro e Elena Mistrello
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2035-7141/16565Parole chiave:
Migrazione, Sindrome Italia, Trauma, Malattia psichica, In-betweenAbstract
Tipologie di fumetti real life, come quelle del graphic journalism e del fumetto d’inchiesta, hanno tematizzato i problemi dell’immigrazione. Il graphic novel Sindrome Italia. Storia delle nostre badanti (2021) di Tiziana Francesca Vaccaro ed Elena Mistrello racconta la storia di Vasilica, che, come molte altre donne dell’Est Europa, abbandonati figli e parenti, giunge in Italia per lavorare come assistente familiare. La “Sindrome Italia”, di cui soffre Vasilica, è un vero e proprio disturbo mentale che comporta depressione, insonnia, ansia, allucinazioni, persino la tendenza al suicidio. Tale disagio psicologico, un fenomeno medico-sociale più che malattia, si presenta nelle donne dell’Est Europa nel momento del ritorno alla propria nazione, dove i segni del trauma si fanno più acuti. Il graphic novel di Vaccaro-Mistrello ha il grande pregio di raccontare al lettore italiano un fenomeno pressoché sconosciuto in Italia. In questo contributo, partendo da teorie e metodologie proprie dei Trauma Studies, s’intende compiere un’analisi del graphic novel Sindrome Italia, concentrandosi sulle modalità in cui il medium del fumetto riesce a rappresentare il doloroso trauma della migrazione e delle sue conseguenze psicologiche.
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