Visitare la follia. L'ospedale psichiatrico come meta turistica

Autori

  • Marina Guglielmi Università di Cagliari

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2035-7141/12002

Parole chiave:

ospedale psichiatrico, museo della mente, internamento manicomiale, turismo manicomiale, storia sociale della psichiatria

Abstract

In Italia gli ospedali psichiatrici sono oggetto di una nuova fase di recupero e di progettazione. La loro chiusura nei decenni successivi alla Legge 180 (1978) ha prodotto l’abbandono e spesso il degrado di imponenti complessi architettonici. Molti di essi sono stati recuperati e in alcuni oggi è possibile visitare l’istituto e, a volte, il museo che contiene: gli ospedali psichiatrici stanno diventando delle mete turistiche. Gli obiettivi di questo lavoro sono: verificare i manicomi come sedi possibili di un particolare Dark Tourism europeo; mettere alla prova l’idea di conservazione di un patrimonio materiale – le strutture architettoniche e gli oggetti della storia della psichiatria – e di un’eredità immateriale. Il percorso di ricerca include il riconoscimento della popolazione manicomiale che ha visto classi sociali disagiate soggette alla “migrazione invisibile” verso i manicomi tra fine Ottocento e metà Novecento. Il caso del Museo Laboratorio della Mente dell’ex ospedale psichiatrico S. Maria della Pietà a Roma è presentato come esempio di una forma di conservazione innovativa che è al tempo stesso formazione sulla e conoscenza della storia psichiatrica in Italia.

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Pubblicato

2020-12-30

Come citare

Guglielmi, Marina. 2019. «Visitare La Follia. L’ospedale Psichiatrico Come Meta Turistica». Scritture Migranti, n. 13 (gennaio). Bologna, Italy:177-204. https://doi.org/10.6092/issn.2035-7141/12002.

Fascicolo

Sezione

Parte monografica