Il cambiamento come opportunità. Mobilità sociale e mobilità identitaria nel romanzo A modo nostro di Chen He
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2035-7141/13872Parole chiave:
Migrazione, Turismo, New Mobility Paradigm, Narrazioni, IdentitàAbstract
I confini tra le identità di turista e migrante, nomade e vagabondo, individuate da molti sociologi e teorici come tipiche della postmodernità, cominciano a farsi sempre più labili e soprattutto attribuibili, nel corso del tempo, a uno stesso soggetto. Questo studio si concentra sul romanzo dello scrittore cinese Chen He perché rappresenta efficacemente quanto sia pericolosa, nella postmodernità dominata dall’incertezza e dalla precarietà, la nostalgia verso la fiducia, propria della modernità, nella possibilità di progettare un futuro e un profilo identitario stabili. Se la storia ci dimostra che chi è stato un migrante oggi può essere turista e domani nuovamente migrante, la sola salvezza consisterà nell’interpretare le pratiche del cambiamento e della mobilità non come perdita di stabilità e confini, ma come opportunità di sperimentare altre identità, verificandone, così, il carattere sempre effimero e transitorio.
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